lunedì 30 marzo 2015

Vogue

Buongiorno a tutti,

quando si scrivono due blog, a volte si può attingere a sé stessi per i contenuti: sebbene DecoranticArt sia fermo, mi piace condividere con voi alcuni post che ho scritto in passato, come quello su Vogue.

Sfogliare le pagine di una rivista di moda è, senza dubbio, uno dei momenti più rilassanti che possiamo concedere a noi stesse: perdersi tra le foto patinate ci fa sognare e ci fa uscire dalla quotidianità. 
Fondata nel 1892 da Arthur Baldwin Turnure, Vogue fu dapprima un settimanale mondano creato per descrivere e raccontare l'alta società newyorkese. Nel 1909 venne acquistata dall'editore Condé Nast: con la sua gestione, la rivista ottenne un successo mondiale grazie anche ai fotografi più quotati che vi hanno lavorato come Bruce Weber, Herb Ritz, Helmut Newton, Richard Avedon ed altri.

La prima direttrice, o meglio la prima responsabile della parte femminile fu Josephine Redding, seguita negli anni da Marie Harrison, Edna Woolman Chase, Jessica Daves, Diane Vreeland, Grace Mirabella e, dal 1988, Anna Wintour.

Oggi è considerata tra le più influenti riviste di moda al mondo.
Di seguito vedrete alcune tra le più belle copertine vintage della rivista, a cominciare dalla prima pubblicata nel 1893.

































Sulla mia board Pinterest troverete altre copertine di Vogue.
Vi auguro buon inizio settimana e ci ritroviamo al prossimo post :-)

Laura



venerdì 27 marzo 2015

Le fragranze Acqua del Garda

Buongiorno amici,

oggi ho il piacere di inaugurare una nuova rubrica dedicata alla bellezza, ed il modo migliore per farlo è presentarvi un nuovo brand di profumi che, sono certa, avrà molto successo.

Acqua del Garda nasce innanzi tutto dall’amore per una terra, quella del lago di Garda, che lascia in ogni suo visitatore un dolce ricordo ed il desiderio di ritornare a visitarla e godere delle sue bellezze, paesaggistiche e non solo.
L’ispirazione che il lago di Garda ha saputo suscitare ha dato vita ad un progetto molto ambizioso: ricreare,  tramite accordi olfattivi unici, un legame invisibile ma indissolubile con il territorio.

Per farlo, l’azienda veronese Hipster Factory ha avviato studi e ricerche che hanno portato alla creazione di una linea di fragranze e di prodotti per la cura della persona a marchio Acqua del Garda.
La proposta Acqua del Garda attualmente comprende quattro fragranze che racchiudono in sé una miscela di elementi provenienti esclusivamente da ciò che la natura offre al lago di Garda.
Il legame con il territorio è volutamente molto forte: ogni profumo corrisponde ad un itinerario olfattivo, un percorso turistico che suggerisce la visita di luoghi incantati in cui ritrovare i frutti che hanno ispirato ogni fragranza.
Nasce così l’itinerario olfattivo I che fa scoprire la Strada dell’uva del Garda, un percorso che si snoda lungo un incantevole tracciato di circa 70 chilometri e tocca le località di Bardolino, Lazise, Affi, Costermano e Garda. Da questi luoghi prende ispirazione l’inedita melodia maschile con un cuore che sprigiona un’acidula nota di Vinaccioli Gardeschi.

Vi è poi l’itinerario olfattivo II che ci introduce alla Strada dell’olivo del Garda, un percorso che inizia a Gardone Riviera e si conclude a Sirmione, puntando verso gli oliveti di San Felice del Benaco, Puegnago, Polpenazze, Soiano , Padenghe e Desenzano. Sono i frutti di queste terre che hanno ispirato una fragranza dal sentore balsamico che si miscela con un cuore di Olivo del Garda, per intonarsi sia con l’animo femminile che con il gusto maschile.







Si va invece alla scoperta di dolci pendii e verdi distese di vigneti percorrendo l’itinerario olfattivo III che parte dalla cittadina di Soave per arrivare a Colognola ai Colli, attraversando Monteforte d'Alpone e Illasi. Seguendo questa strada è nata l’idea di un profumo femminile dall’impronta raffinata che racchiude al suo interno le note dell’inebriante Accordo “Soave.

L’esplorazione si conclude, per il momento, con l’itinerario olfattivo IV che ci conduce verso percorsi caratterizzati da frutteti e spettacoli di fioritura, con un viaggio che parte da Lazise, tocca Bussolengo, Verona e Valeggio sul Mincio per concludersi a Collebeato. Dal profumo che le Pesche del Garda sprigionano lungo questo itinerario, nasce una fragranza femminile dal corpo romantico, fruttato, che regala un bouquet che è una poesia di aromi.

Come vedete dalle immagini, un'attenzione particolare è riservata anche al packaging curato ed elegante con la libellula come simbolo del brand.




















La fragranza che ho scelto è l'Eau de Parfum dell'itinerario olfattivo IV, un profumo delicato ma allo stesso tempo coinvolgente che ho amato da subito, dalla partenza dolce e delicata di Violetta in simbiosi con un corpo romantico, fruttato, di Pesca del Garda, il tutto circondato da un fondo che sprigiona fresche e sensuali note di Muschio, per regalare un bouquet che è una poesia di aromi:
Testa: Foglie di Violetta, Fragola, Mandarino Verde;
Cuore: Neroli, Pesca, Accordo popcorn;
Fondo: Pesca bianca, Patchouly, Muschio.


La linea Acqua del Garda si compone di Eau de Parfum, diffusori d’ambiente, candele e una gamma completa di prodotti per la cura della persona, tutti acquistabili su www.acquadelgardafragranze.it
oppure cliccando sul banner nella sidebar del blog.






Hipster Factory srls
via Napoleone 1,6

37138 Verona






martedì 24 marzo 2015

2.55, la prima borsa disegnata da Chanel


Scrivere di Coco Chanel non è mai semplice, per me. Il timore di non trovare le parole adatte per raccontare questa icona di stile, colei che ha rivoluzionato una moda fatta di corsetti, busti e crinoline creando un look semplice e lineare è sempre presente. Ogni volta scopro qualcosa di nuovo, qualcosa che, prima, mi era sfuggito o non avevo approfondito abbastanza. 
Ho letto diverse biografie su di lei, ho visto film e documentari, e l'ammirazione che nutro per questa donna straordinaria è in crescita costante.

Gabrielle Bonheur Chanel nacque a Saumur il 19 agosto del 1883 da Henri-Albert Chanel e Jeanne DeVolle. 
Dopo la morte della madre, Gabrielle e le sue sorelle trascorsero diversi anni in un orfanotrofio di Aubazine, gestito dalle suore della congregazione del Sacro Cuore poichè il padre era spesso in viaggio per lavoro.
Fu l'infanzia difficile a far nascere in lei il desiderio di riscatto e la tenacia per raggiungere i suoi obiettivi.
Dotata di gran gusto, la sua carriera iniziò in un negozio di biancheria e maglieria. Lavorò poi come modista, creando i primi cappellini in paglia ornati da semplici fiori di raso per le signore dell'Alta Società. Con Chanel nasce lo sportswear e nel guardaroba femminile appare per la prima volta il jersey e, più tardi, il tailleur. 

La storia della prima borsa disegnata da Chanel ha il fascino di ogni sua creazione.




La borsa trapuntata a rombi (matelassé) venne disegnata nel febbraio del 1955 (da qui il nome 2.55) utilizzando materiali come la pelle d'agnello o, appunto, il jersey.
Il suo nome è essenziale come quello di un'altra creazione di Mademoiselle: il profumo Chanel n.5, il suo numero porta fortuna, nonché il quinto campione proposto dal suo profumiere Ernest Beaux.

La borsa era diversa dalle precedenti, poichè era pensata per le donne che lavoravano, attive e dinamiche in ogni campo, di conseguenza le mani dovevano essere libere nei movimenti: ecco quindi la tracolla con la catena regolabile argento o dorata.
La 2.55 come la conosciamo oggi (la Chanel Classic Flap), con il logo delle due C e la pelle intrecciata nella catena, fu introdotta nel 1983 da Karl Lagerfeld, stilista della Maison.







Chanel amava il rigore, sia nel design che nei colori: la predilezione per il bianco e nero si deve all'abito delle suore. L'interno della borsa color bordeaux si ispira invece alle divise dei bambini dell'orfanotrofio, una reminiscenza del passato che non la abbandonò mai. 






Coco Chanel morì a Parigi il 10 gennaio 1971 a 87 anni, di domenica, "l'unico giorno che potesse ucciderla" come dissero i suoi dipendenti.
Ebbe grandi gioie, ma anche grandi dolori, come la scomparsa della madre quando era piccola,
e di Boy Capel, l'amore della sua vita. L'uomo che stava per sposare. 
Perché "nella vita si muore più di una volta".

Nonostante tutto, ebbe una grande forza, e creò impero.
Ed oggi è un esempio per tutte le donne.








giovedì 19 marzo 2015

Il fascino dei modelli over 50


In realtà, il post di oggi doveva essere un altro ma, nei giorni scorsi, mentre sfogliavo una rivista di moda, ho notato che i modelli delle varie pubblicità o che sfilavano sulle passerelle, non corrispondevano, dal punto di vista fisico, al mio ideale maschile, né a quello delle mie amiche: magri (molto magri), glabri, giovanissimi e con quelle sopracciglia ad ali di gabbiano troppo femminili.
La prima cosa a cui ho pensato è stata l'età, la mia: quando guardi quei ventenni e pensi "potrebbe essere mio figlio", credi di essere tu quella avanti con gli anni o fuori target. Un po' come quando vedi le modelle anoressiche e ti senti terribilmente grassa.
Per fare un esempio, un noto brand ha recentemente ingaggiato come testimonial il cantante Justin Bieber: è un po' cresciuto rispetto a pochi mesi fa (perché, diciamolo, è ancora un ragazzino), ma nel guardare quelle foto ho provato lo stesso sussulto emotivo che proverei se bevessi un bicchiere di acqua tiepida sgasata in un giorno di pioggia, cioè nessuno.

Poi rifletti, e ti rendi conto di non essere tu quella "sbagliata", e allora ripensi ai cartelloni pubblicitari della Marlboro Country di qualche anno fa con i cowboy in camicia di jeans che non dovevano chiedere mai (quella era un'altra pubblicità, ma il senso è lo stesso), e capisci che qualcosa è cambiato...non in te, ma in quello che ti viene proposto.

Sfogli qualche vecchia rivista degli anni '80, i numeri da collezione così rari e preziosi, cerchi su internet e scopri che i fotomodelli maturi con tratti e caratteristiche maschili non si sono estinti e sono anche più interessanti di quelli giovani: hanno lo sguardo intenso di chi ha vissuto, i capelli brizzolati, alcune rughe sul viso e la barba incolta. E danno anche la sensazione di saper tenere viva una conversazione.
Un uomo di media età, con un lavoro comune come può essere l'impiegato, il barista o il commerciante, si identifica in questi modelli, meno nei giovanissimi.

Di seguito troverete le immagini dei modelli che hanno attirato di più la mia attenzione con il loro nome ed i credits.























































Penso che abbiano un fascino innegabile e diano quel senso di protezione che piace a noi donne, almeno per me è così. 
E, soprattutto, guardandoli non ti senti agée quando non lo sei. 
Hanno personalità. Fanno sognare.

Alla prossima!

Laura






lunedì 16 marzo 2015

Ispirazioni color Marsala


Buongiorno amici e buon inizio settimana,

da circa 15 anni, Pantone Color Institute (azienda americana nata nel 1962 che si occupa di grafica e catalogazione dei colori) stabilisce un colore rappresentativo dell'anno stesso.
In Italia, i pantoni sono anche i pennarelli professionali a punta squadrata prodotti da Letraset che hanno il pregio di non lasciare quelle antiestetiche linee scure quando si sovrappongono due segni, avendo cura di non attendere che il primo si asciughi. Io li utilizzavo alla Scuola di Moda, soprattutto per creare l'incarnato.
Per il 2015 il colore scelto da Pantone è il Marsala, come il vino liquoroso prodotto in Sicilia ed è un mix tra il rosso cupo ed il marrone. E' caldo, elegante e facilmente abbinabile.

Per darvi un'idea di come utilizzare questo colore, ho realizzato due set su Polyvore, il social fashion commerce che dà la possibilità agli utenti di creare delle board ispirate alla moda, all'interior design e all'arte: la particolarità di questa piattaforma è che ogni articolo (che sia un abito, un accessorio o un mobile) è facilmente riconducibile tramite link all'azienda che lo vende.

Il primo set (o collage) è ispirato alla moda con un abito molto femminile ed una serie di accessori.
Naturalmente, come in ogni cosa, sarebbe meglio non utilizzarli insieme nello stesso outfit altrimenti risulterebbe troppo "pesante", ma dosarli in base al proprio gusto, magari con un colore complementare.










Per quanto riguarda l'arredamento, da appassionata di mobili dipinti ho scelto come punto focale questo bel comò, ed una serie di complementi della stessa nuance.








Se desiderate seguirmi anche su Polyvore potete cliccare qui oppure sul banner nella sidebar del blog.
Grazie per i numerosi commenti al post precedente :-)
A presto!!

Laura










mercoledì 11 marzo 2015

Il Croquembouche



Oggi vi parlo di un dolce che amo particolarmente. A dire il vero, adoro tutta la pasticceria, ma il croquembouche, così scenografico e fastoso, mi riporta alla mente la wedding cake dei matrimoni più glamour ed eleganti: se dovessi immaginare le nozze tra il principe azzurro e la principessa delle favole, la torta nuziale sarebbe proprio questa.

Il croquembouche nasce in Francia nel 1700 come dolce da offrire agli ospiti a fine banchetto. Il suo nome significa "croccante in bocca" ed ha una forma conica la cui altezza varia dai 20 cm fino al metro, per le più grandi.  

Questo dolce può essere di diverse tipologie: ai vari eventi li ho visti con i macaron, con i cioccolatini oppure con le fragole glassate, ma il più tradizionale è, senza dubbio, quello con i classici bigné di pasta choux alla crema. Quando è molto alto si usano spesso fili di caramello che, indurendosi, tengono insieme l'intera struttura.
Nelle immagini che seguono potrete vedere vari tipi di croquembouche, quelli che, a mio parere, farebbero fare una splendida figura ad ogni padrona di casa in occasione di un evento importante.

































Se desiderate vedere altre immagini, potete visitare la mia bacheca su Pinterest cliccando qui dove troverete anche i link di riferimento per ogni foto.

Al prossimo post :-)

Laura



mercoledì 4 marzo 2015

I colori pastello per la nuova stagione


Dopo il freddo invernale, finalmente la bella stagione è alle porte. 
Negli ultimi giorni, io e i ragazzi abbiamo ripreso a giocare in giardino...eh sì, perché dovete sapere che con due maschi sono quasi costretta a giocare a pallone, ma devo dire che lo faccio con piacere, soprattutto perché è un motivo per tenersi in forma :-)
Ho già visto sbocciare le primule e le margheritine, nonché le farfalle svolazzare qua e là.
In questo clima di serenità, è tornato in me il desiderio di circondarmi di colori più tenui rispetto a quelli, a volte severi e cupi, della stagione che sta per finire.
I colori pastello infondono pace e freschezza: sono i rosa delicati, gli azzurri tenui e i gialli appena accennati, ma anche le sfumature del beige, del verde menta e del bianco panna. 







Ho sempre avuto una particolare predilezione per i colori polverosi: i più idonei ed utilizzati, ad esempio, nello Shabby chic. Sono nuances che non stancano mai, in ogni stile. 
Vi ricordate il mio post sul Ciel de Lit? Come potete vedere, vengono scelti soprattutto negli ambienti destinati al riposo.








Nella moda, molti stilisti ricercano palette cromatiche dai colori pastello per le loro collezioni, rendendole chic ed eteree, ma anche facilmente abbinabili.




Ralph Lauren



Il rosa è il colore femminile per eccellenza: nella mia selezione non poteva mancare For Her, l'inconfondibile fragranza di Narciso Rodriguez, il mio profumo da quando l'ho scoperto.  










I colori pastello sono anche negli accessori moda, nei gioielli e negli articoli per la casa.


















E, naturalmente, li ritroviamo anche in cucina, con ingredienti che rendono le nostre ricette
una vera poesia di sapori e di colori...









Vi aspetto al prossimo post!
Un abbraccio
Laura